La gestione efficace delle acque meteoriche

4
min read time
2018-05-16 15:34:00


I cambiamenti climatici, la crescita della popolazione e l' urbanizzazione rappresentano una minaccia concreta per l'approvvigionamento idrico per l'uomo e l'ambiente. Il riscaldamento globale, che provoca tra l'altro un'alterazione del ciclo idrogeologico, e un altro fattore di estrema rilevanza. L’efficacia del trattamento delle acque meteoriche diventa il fattore chiave per la gestione sostenibile delle risorse idriche.

Acque meteoriche: come stanno cambiando le precipitazioni

Mentre nell'Europa del Nord si registra un incremento delle precipitazioni annue, nella parte più meridionale del continente aumenta invece la siccità. Questo non spiega però il verificarsi di fenomeni meteorologici estremi, come quelli che provocarono la frana di Sarno del 1998; le diverse alluvioni nella provincia di Messina 2009-10-11; alluvione di Atrani nel settembre del 2010 e quella del Veneto colpendo le province di Padova, Vicenza, Verona nel novembre dello stesso anno; fino alle recenti alluvioni nel versante Ligure, Toscano coinvolgendo le province di Genova, La Spezia, e Massa Carrara e Grosseto.
I cambiamenti che infatti si osservano sono relativi alle intensità delle precipitazioni e sono più rilevanti dell'aumento annuo della quantità precipitata.
Gli eventi di pioggia si manifestano con più intensità, aumentando pertanto la pressione sulle infrastrutture. Di conseguenza, i sistemi di fognatura dovranno avere dimensioni sempre maggiori per poter far fronte a tali eventi.

Acque meteoriche: come l’intervento dell’uomo ha cambiato il deflusso

Se l'uomo non fosse intervenuto sul paesaggio in modo così massiccio, la crescente intensità dei fenomeni piovosi non sarebbe un problema così rilevante: il terreno ricoperto da vegetazione è infatti permeabile e in grado di assorbire anche grandi portate d'acqua, riconducendole poi nelle falde. Nel corso dell'urbanizzazione, però, sono state impermeabilizzate sempre più superfici che hanno così impedito il deflusso naturale delle acque meteoriche.

La crescente intensità delle piogge rappresenta una grande sfida per la rete fognaria pubblica che, dopo avere vissuto un momento di sviluppo fin dagli anni Cinquanta, si trova ora a dovere assorbire gran parte dell'acqua di scarico e delle acque meteoriche (con una rete fognaria mista). I sistemi di fognatura non sono però progettati per accogliere eventi di particolare intensità, rischiando così di aumentare gli eventi di inondazione.
In conclusione, risulta evidente che i cambiamenti climatici, la crescita della popolazione, la crescente urbanizzazione e una rete fognaria insufficiente stanno costringendo a riconsiderare profondamente tutte le infrastrutture. Le attuali disposizioni legislative hanno già gettato le nuove basi in materia di scarichi delle reti fognarie e a tutela delle risorse naturali.Strada allagata per precipitazioni meteoriche


Acque meteoriche e quadro normativo

La protezione delle acque a livello europeo è regolata dalla direttiva 2000/60/CE, per esteso " Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque", in breve direttiva quadro sulle acque (WRRL), entrata in vigore nel 2007.
La direttiva quadro sulle acque si basa su due nuovi pensieri di carattere europeo: da una parte, le acque formano un tutt'uno con il relativo bacino idrografico ed esiste inoltre una continua interazione tra acqua sotterranea, acqua superficiale, terreni paludosi e acque costiere. La direttiva ritiene pertanto che la funzione ecologica delle acque sia di estrema importanza, poiché queste acque sono un habitat ideale per diversi tipi di flora e fauna; proprio per questo motivo, la direttiva estende il proprio raggio d'azione anche agli obiettivi della tutela ambientale. D'altra parte, il " prevenire è meglio che curare", ovvero la prevenzione in materia di protezione delle acque, e più efficace e più conveniente sul lungo termine rispetto a una politica che reagisce sempre e solo in base a rischi e pericoli già noti. (Fonte: Istituto Federale dell'Ambiente).
In base all'Articolo 4 della direttiva, l' obiettivo generale consiste nel proteggere, migliorare e ripristinare tutti i sistemi idrici superficiali e sotterranei al fine di conseguire, entro il 2015, "un buono stato delle acque superficiali e dei sistemi idrici sotterranei". Per quanto riguarda gli scarichi nelle acque superficiali, si deve provvedere alla realizzazione di "controlli sulle emissioni basati sulle migliori tecniche disponibili" (Articolo 10). In altre parole, nella gestione delle acque meteoriche è necessario istituire l'uso della migliore tecnologia disponibile, il che significa, in base all'art. 7a della legge sulla garanzia di rifornimento idrico, attenersi ai requisiti di applicazione dello stato della tecnica.
Un importante esempio di applicazione della direttiva Europea lo possiamo riscontrare in Germania dove le fognature miste sono state bandite e lo smaltimento delle acque meteoriche e richiesto a livello locale mediante tecniche di infiltrazione.

Sistemi Wavin per la gestione sostenibile delle acque meteoriche

Da decenni Wavin produce e commercializza sistemi di tubazioni in plastica per il trasporto di acque meteoriche. Wavin offre una soluzione completa e innovativa per la gestione sostenibile delle acque meteoriche che, con componenti perfettamente in sintonia tra loro, cura tutto ciò che concerne la raccolta delle acque meteoriche, il trasporto, l'infiltrazione e la ritenzione.

Seguendo il progetto fin dalle fasi iniziali, tutto l’impianto viene progettato a regola d’arte dagli esperti Wavin nel rispetto delle norme e delle direttive vigenti.
Wavin offre un ampio assortimento di prodotti:

 

  • Sistema sifonico Wavin QuickStream per lo smaltimento delle acque meteoriche dai tetti

  • Condutture per il trasporto - Sistema modulare e carrabile per la realizzazione di bacini di infiltrazione e/o di ritenzione come Wavin Q-BIC (ispezionabile) o Wavin Q-BB (non ispezionabile)