La villa, caratterizzata da una superficie complessiva di oltre 300 m2 e disposta su due piani, è stata soggetta a un intervento di ristrutturazione edilizia che ha previsto la realizzazione di un cappotto termico, il rifacimento di tutti gli infissi e naturalmente la progettazione di un nuovo impianto per il condizionamento invernale e il raffrescamento estivo. Nell’ottica di assicurare il miglior comfort abitativo a tutte le stanze della villa, sia durante la stagione calda che in inverno, il progettista ha optato per l’utilizzo di un sistema di climatizzazione radiante a pavimento, abbinato a un impianto di ventilazione meccanica controllata in grado di deumidificare gli ambienti e al tempo stesso garantire il corretto ricambio dell’aria senza disperdere il calore o il fresco all’esterno.
Per realizzare l’impianto radiante a pavimento è stato scelto il sistema Wavin Comfia Simple-L di Wavin, particolarmente indicato per gli edifici con carichi termici standard o con variazioni contenute degli stessi, e realizzato utilizzando massetti tradizionali in sabbia o cemento, di spessore minimo di 45 mm sopra il tubo, o eventualmente con massetti a base di solfato di calcio e di spessore minimo di 30 mm sopra il tubo.
Il pannello Wavin Comfia Simple-L è composto da una foglia in plastica rigida a nocche, accoppiata con un pannello retrostante in polistirene espanso sinterizzato con grafite, in grado di garantire i livelli di resistenza meccanica e termica ottimali.
È adatto per la posa con interasse multiplo di 50 mm e si caratterizza per nocche perimetrali che permettono il collegamento rigido per la sovrapposizione dei lati, assicurando allineamento e accoppiamento tra i pannelli stessi ed eliminando la formazione di ponti termici.
Nel piano seminterrato della villa è stato utilizzato un collettore Wavin Comfia Tempower 2G composto da 13 moduli (di cui uno aggiuntivo) in modo da realizzare altrettanti circuiti e servire complessivamente una superficie di 102,86 m2; mentre per il piano terra se ne sono resi necessari 2 composti rispettivamente da 10 e 11 moduli, per “coprire” una superficie radiante di 167,55 m2. Tutti i collettori sono dotati di valvole di intercettazione motorizzabili sul ritorno e misurazioni di portata di 4 l/min con anello di bloccaggio (memory ring) sulla mandata.
L’installatore ha iniziato dalla posa del giunto perimetrale e dei pannelli Wavin Comfia Simple-L, partendo dalle pareti laterali dei vari locali e agganciando un pannello all’altro tramite il sistema di fissaggio laterale previsto. All’interno della villa sono stati utilizzati in totale 279 m2 di pannelli 1.200 x 800 con spessore da 42 mm. Successivamente, l’impresa ha iniziato a posare il tubo multistrato Wavin Comfia Polysuper Basic in PE-Xa a 5 strati con diametro da 17 mm, all’interno delle nocche presenti sui pannelli, e a realizzare i vari circuiti che compongono il sistema. In conclusione si è proceduto al getto del massetto in cemento addittivato con Wavin Fluterm, un prodotto liquido di sintesi a base di polimero sulfonato idrosolubile, progettato per ridurre considerevolmente l’acqua di impasto e per accelerare lo sviluppo delle resistenze meccaniche. Dopo aver effettuato le prove di riscaldamento, come da norma UNI 1264, l’impresa installatrice ha provveduto alla posa del rivestimento finale del pavimento.
Per garantire un comfort abitativo ottimale all’interno di tutti i locali della villa, con conseguente eliminazione di numerose sostanze inquinanti e prevenzione della formazione di muffa, l’impresa ha optato per l’utilizzo di un sistema di trattamento dell’aria da affiancare all’impianto di riscaldamento e raffrescamento radiante a pavimento, in modo da assicurare un adeguato ricambio dell’aria con recupero del calore durante l’intero anno e con una deumidificazione durante il funzionamento estivo in raffrescamento. É stato scelto impianto costituito da un deumidificatore con recuperatore di calore monoblocco Wavin Ventiza Combi SCRKAE700, sia per le sue performance che garantiscono valori di recupero vicini al 90% che per le dimensioni contenute (solo 380 mm di altezza) che ne permettono un’installazione pratica all’interno del controsoffitto. L’unità assicura una portata dell’aria nominale in deumidificazione di 300 m3/h e una capacità di deumidificazione di 75 l/giorno.
Il deumidificatore, posizionato nel locale sottotetto nonostante nel progetto iniziale dovesse essere installato nel controsoffitto del piano terra, è dotato di un compressore alternativo, due ventilatori centrifughi EC a bassissimo assorbimento, filtri dell’aria in ingresso, una sezione deumidificante dotata di batterie di pre e post raffreddamento orientate al miglioramento delle prestazioni.
Nella sezione posteriore dell’unità sono presenti tre ingressi: il primo favorisce l’immissione dell’aria dall’esterno, che viene filtrata nella macchina e distribuita nei vari locali dei piani sottostanti, il secondo e il terzo garantiscono invece la ripresa dell’aria sia nella modalità di ventilazione meccanica controllata (con espulsione verso l’esterno dal tetto) che in deumidificazione (rientro nella macchina, trattamento e successiva nuova immissione). Nella sezione anteriore sono invece presenti due uscite per la mandata dell’aria trattata verso gli ambienti “puliti”.
Per i collegamenti sono state utilizzate tubazioni flessibili in alluminio di 160 mm, in aggiunta ad appositi silenziatori pensati per ridurre al minimo i rumori dovuti alle vibrazioni della macchina.
Le 4 tubazioni del piano sottotetto collegate al deumidificatore (2 per la mandata, 1 per il ricircolo in deumidificazione e 1 per l’espulsione) sono state poi fatte scendere nel controsoffitto del piano terra, per incontrare cinque plenum di distribuzione caratterizzati da 1 ingresso (diametro 160 mm) e un numero variabile di uscite a seconda delle necessità. Per il collegamento dai plenum alle bocchette di mandata e di ripresa, ubicate nelle varie stanze e accompagnate da griglie di design, è stato utilizzato un tubo flessibile corrugato a doppia parete in polietilene ad alta densità HDPE di colore bianco dal diametro di 75 mm, scelto per la sua capacità di garantire un’attività anti-microbica a lungo raggio, proprietà anti-statiche e auto-estinguenti e al tempo stesso caratteristiche di resistenza ed elasticità.
I tre plenum di immissione aria favoriscono la distribuzione della stessa in tutte le stanze del piano terra, attraverso 10 bocchette di mandata con una portata variabile da 15 m3/h (camera più piccola) a 45 m3/h (salotto e sala con cucina) in modalità VMC che viene raddoppiata in modalità deumidificazione (da 30 m3/h a 90 m3/h). 6 collegamenti provenienti dai plenum ubicati nel controsoffitto del piano terra vengono poi fatti discendere, attraverso apposite canaline, fino al controsoffitto del piano seminterrato, per favorire il ricambio dell’aria, tramite 3 griglie di immissione, di un salone con cucina di oltre 60 m2.
In questo caso la portata complessiva dell’aria è di 87 m3/h in VMC e 174 m3/h in deumidificazione. La ripresa dell’aria viziata dai bagni e dalla cucina spetta invece ad altri 2 plenum di distribuzione, posizionati frontalmente ai 3 adibiti all’immissione, con un numero di canali variabili e altrettante bocchette e con una pianificazione dell’estrazione dell’aria che varia da 30 m3/h per il bagno più piccolo a 60 m3/h di cucina e sala da pranzo. Anche in questo caso, 4 tubazioni vengono fatte discendere fino al piano interrato, per garantire l’aspirazione dell’aria esausta nel grande salone e nel bagno. Una griglia di estrazione in alluminio anodizzato di dimensioni 500x200 mm, posizionata sul controsoffitto del piano terra in prossimità del corridoio d’ingresso e collegata direttamente al deumidificatore attraverso una tubazione di diametro 200 mm, completa il sistema e ha un ruolo fondamentale nella fase di ricircolo dell’aria.
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