Raffrescamento radiante: una valida alternativa al climatizzatore
Climatizzatore o raffrescamento radiante? Scopriamo insieme le differenze principali.
Iniziamo con i parametri di riferimento. Nella climatizzazione con convettori la temperatura dell’aria è il fattore predominante; diversamente nel raffrescamento
per irraggiamento il benessere dipende poco dalla temperatura dell’aria bensì dalla temperatura media operativa (risultato dalla media della temperatura media radiante e da quella dell’aria). Quest’ultima rappresenta infatti il parametro di riferimento per il
comfort abitativo.
Per quanto riguarda il funzionamento dei
sistemi di raffrescamento radiante - così come quelli per il riscaldamento - il processo di raffrescamento avviene attraverso il
fenomeno dell’irraggiamento. Nelle tubazioni del circuito radiante circola infatti acqua ad una temperatura di circa 18°C in grado di “assorbire” il calore presente nell’ambiente circostante.
Di conseguenza, diversamente dagli impianti tradizionali,
con gli impianti radianti il comfort è garantito grazie all’assenza di correnti d’aria e conseguente movimento del particolato, all’
uniformità della temperatura media radiante delle superfici (
non ci sono sbalzi termici) ed a
regolazioni veloci. Infine non si può ignorare l’aspetto energetico: il raffrescamento radiante richiede una temperatura dell’acqua più alta rispetto a un tradizionale sistema ad aria, pertanto
l’efficienza sarà maggiore.