Negli ultimi decenni i nostri stili di vita sono cambiati: trascorriamo infatti il 90% del nostro tempo in spazi chiusi tra casa, ufficio, palestra, scuola e negozi. Queste nuove abitudini hanno delle importanti conseguenze sulla nostra salute come le patologie a carico del sistema respiratorio e infezioni. Il fattore più rilevante è la qualità dell’aria, responsabile del nostro benessere psico-fisico.
Respirare aria sana e pulita negli ambienti indoor è un nostro diritto inviolabile, lo ha dichiarato l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel 2000.
Sia in ambito residenziale che pubblico / lavorativo la qualità dell’aria è legata al corretto ricambio della stessa che garantisce la dispersione degli elementi inquinanti - derivati da elettrodomestici, arredi, combustione o fumo - accumulati all’interno degli ambienti.
La qualità dell’aria è strettamente legata al comfort e ai livelli di produttività negli uffici. Lo conferma una ricerca condotta dall’Università di Harvard (“Economic, Environment and Health Implications of Enhanced Ventilation in Office Buildings”) che ha dimostrato come lavorare in un ambiente confortevole e salubre possa influenzare positivamente il rendimento dei lavoratori in termini di concentrazione e capacità decisionali, con un incremento della produttività pari all’8%.