Risparmio energetico e comfort con il sistema radiante a pavimento Wavin Renova Trio
Una villa privata di Rosignano Solvay, la frazione più popolata del comune di Rosignano Marittimo in provincia di Livorno, è stata protagonista di un intervento di riqualificazione che ha previsto il rifacimento del tetto (nuova soluzione ventilata per migliorare il comportamento termoigrometro del componente edilizio) e l’installazione di un sistema fotovoltaico.
Il proprietario dell’immobile ha richiesto di realizzare un nuovo impianto per la climatizzazione invernale ed estiva che assicurasse il miglior risparmio energetico e il massimo comfort abitativo in tutti i locali della villa, senza tuttavia ristrutturare i due bagni presenti al suo interno.
La progettazione e l’installazione del sistema sono state affidate ad Aquatica 2000 di Samuel Parri, società con sede a Cecina (Li), che fa parte della rete qualificata di installatori Wavin Indoor Climate Network (scopri come diventare un installatore WIN!).
Dopo il primo sopralluogo e in seguito a un confronto con l’ufficio tecnico di Wavin Italia, l’impresa ha optato per la scelta di un impianto radiante a pavimento a bassa inerzia termica che operasse sia in modalità riscaldamento che raffrescamento, abbinato a un impianto di deumidificazione.
Per i due bagni sono stati proposti radiatori in alluminio che potessero lavorare ad alta temperatura, azionati da una sonda ambiente che comunica con valvole di zona, posizionate su un apposito collettore. L’impianto è completamente elettrico e alimentato da un generatore in pompa di calore idronica che garantisce una temperatura di mandata del fluido termovettore di 40°C per il riscaldamento invernale e di 10°C per il raffrescamento estivo, oltre a produrre acqua calda sanitaria a 50°C tramite un bollitore di 300 litri. In fase progettuale è stato inoltre scelto un sistema di regolazione smart, ovvero Wavin Sentio, che permette di gestire nel migliore dei modi e con grande facilità tutte le varie soluzioni dell’impianto, anche attraverso una pratica e intuitiva applicazione.Il sistema radiante a pavimento Wavin Comfia Renova Trio: descrizione
Per semplificare l’operato dell’installatore, l’ufficio tecnico di Wavin ha fornito al progettista uno schema di montaggio dei pannelli radianti, con calcoli e computi metrici chiari e dettagliati. All’interno di un apposito locale tecnico, ubicato nella porzione centrale della villa, è stato utilizzato 1 collettore Wavin Tempower 2G composto da 15 moduli per la distribuzione del circuito all’impianto radiante, con l’aggiunta di un’ulteriore integrazione di un collettore da 3 vie al servizio dei termoarredi nei bagni, funzionanti ad alta temperatura, in modo da servire complessivamente una superficie di poco superiore a 90 metri quadrati. Tutti i collettori sono dotati di valvole di intercettazione motorizzabili sul ritorno e misuratori di portata di 4 l/min con anello di bloccaggio (memory ring) sulla mandata.
La scelta del pannello radiante per il riscaldamento e il raffrescamento è ricaduta invece su Wavin Comfia Renova Trio, composto da una lastra in EPS accoppiata a una foglia plastica rigida con speciali nocche triangolari sagomate che permettono la posa del tubo anche in diagonale e assicurano installazioni con speciali massetti a elevato modulo elastico e ad alta resistenza alla flessione per ottenere spessori estremamente ridotti al di sopra del tubo che conferiscono all’impianto una bassa inerzia termica nella messa a regime dello stesso. Le nocche sono pensate per l’utilizzo con tubi di diametro 14, 16 e 17 mm e adatte per la posa con interasse multiplo di 50 mm.
Come da prassi gli installatori di Aquatica 2000, dopo un primo livellamento del piano di posa, hanno inizialmente provveduto alla posa del giunto di dilatazione perimetrale per sistemi a basso spessore e dei pannelli Wavin Comfia Renova Trio, partendo dalle pareti laterali dei vari locali e agganciando un pannello all’altro tramite il sistema di fissaggio laterale previsto. All’interno della villa sono stati utilizzati in totale 120,96 metri quadrati di pannelli 1.400 x 800 mm con spessore da 23 millimetri.
Successivamente, l’impresa ha iniziato a posare il tubo multistrato Wavin Polystop Basic in polietilene PE-RT tipo II con diametro 16 mm, all’interno delle nocche presenti sui pannelli, e a realizzare i vari circuiti che compongono il sistema. Dopo aver effettuato la prova di tenuta e posizionato i giunti di dilatazione strutturali, in accordo con quanto riportato dalla norma UNI 1264, è stato gettato il massetto fino alla realizzazione di uno spessore di 10 mm sopra il tubo. Completata la procedura, l’installatore ha effettuato con successo le consuete prove di riscaldamento del massetto, in modo da consentire al piastrellista di posare il rivestimento del pavimento.
Computo dei materiali del sistema radiante:
- Pannello Wavin Comfia Renova Trio H23 1.400 x 800 mm: 120,96 mq
- Tubo Wavin Polystop Basic Pe-RT Tipo II 16 x 2 mm: L = 1.200 m
- Collettore Wavin Tempower 2G 15 vie: 1
- Integrazione 3 vie aggiuntive per Collettore Wavin Tempower 2G: 1
Il sistema di controllo e di deumidificazione
La temperatura dell’acqua dell’impianto radiante Wavin viene regolata in modo scorrevole dalla centralina climatica Sentio, in modo da garantire efficienza nel funzionamento invernale e sicurezza nel funzionamento estivo incrociando i dati di umidità relativa in ambiente con la stessa temperatura di mandata all’ impianto. La centralina Wavin Sentio è stata posizionata all’interno di un apposito quadro elettrico nel vano tecnico ed è composta da un corpo base costituito da13 moduli DIN per il controllo fino a 8 zone distinte. La centralina comunica tramite cablaggio bus sia con una sonda di temperatura esterna che con 7 sonde ambiente interne, che permettono grazie ad un display retroilluminato e a un pulsante rotante Touch di selezionare la temperatura di ogni singolo locale in base alle proprie preferenze e di modificare i campi di lavoro.
L’impianto di deumidificazione estiva degli ambienti è stato realizzato a partire dall’installazione di due unità Wavin Ventiza Deuklima S300/2, posizionate nel sottotetto dell’immobile insieme al volano termico necessario per il funzionamento della soluzione radiante a pavimento. La scelta di optare per due deumidificatori è dipesa dalla volontà di gestire l’umidità relativa in modo capillare, distinguendo la zona giorno dalla zona notte pur essendo la superificie dell’immobile di poco inferiore a 100 metri quadrati.
Le macchine Wavin Ventiza Deuklima S300/2 sono caratterizzate da una struttura in lamiera zincata e dotate di un compressore alternativo, un ventilatore centrifugo, un filtro d’aria in ingresso e una sezione deumidifcante dotata di batterie di pre e post raffreddamento per migliorare le prestazioni e garantire l’isotermicità dell’aria trattata durante la funzione di deumidificazione. Le unità prevedono inoltre una speciale vernice che obbliga la condensa a cadere nella bacinella di raccolta in acciaio inox. Per rendere il sistema ancora più efficiente, Aquatica ha inoltre effettuato un collegamento idraulico con ingresso di acqua fredda a 10° C gestito con un circolatore dedicato, in modo da garantire alle unità installate una capacità di deumidificazione maggiore e un piccolo contributo anche sull’abbattimento dei carichi termici in ambiente, soprattutto all’attivazione dell’impianto nel passaggio dalla stagione invernale a quella estiva.
Come da prassi, i due deumidificatori sono stati collegati, attraverso tubazioni flessibili in alluminio dal diametro di 160 millimetri, a due griglie di ripresa per l’aria di ricircolo di forma rettangolare posizionate sul soffitto in corrispondenza con il disimpegno che si affaccia sul locale tecnico, in modo da aspirare l’aria e dare il via al processo di deumificazione. Per favorire la distribuzione ottimale nei vari locali dell’aria trattata e deumidificata, l’impresa installatrice ha collegato alle due unità Deuklima altrettanti plenum di distribuzione multidirezionale, realizzati in lamiera zincata con isolamento fonoassorbente interno e caratterizzati da 1 ingresso (diametro 160 millimetri) e rispettivamente 6 e 10 uscite (diametro 75 millimetri) per servire separatamente i locali della zona giorno e quelli della zona notte. Per il collegamento dai plenum alle bocchette di mandata, ubicate a soffitto nelle varie stanze e accompagnate da griglie di design, è stato utilizzato un tubo flessibile corrugato a doppia parete in polietilene ad alta densità (HDPE) di colore bianco dal diametro di 75 millimetri, appositamente scelto per la sua capacità di garantire un’attività anti-microbica a lungo raggio, proprietà anti-statiche e auto-estinguenti e al tempo stesso caratteristiche di resistenza ed elasticità.
Computo dei materiali del sistema di ventilazione meccanica controllata:
- Deumidificatore a soffitto Wavin Ventiza Deuklima S300/2: 2
- Tubo flessibile in alluminio DN 160 mm: 20 m
- Plenum multidirezionale in lamiera zincata 1 in x 160 mm – 6 out x 75 mm: 1
- Plenum multidirezionale in lamiera zincata 1 in x 160 mm – 10 out x 75 mm: 1
- Griglia di immissione/estrazione con schermo operato in acciaio 250 x 100 mm: 7
- Griglia a parete in ripresa con alette fisse 400 x 200 mm: 2
- Tubo flessibile corrugato bianco 75 x 6 mm: 150 m
Il parere dell’installatore, Samuel Parri di Aquatica 2000
Quali sono i plus dei sistemi installati?
Il radiante a bassa inerzia permette di ottenere una maggiore velocità in termini di messa a regime dell’impianto. Servono infatti circa 8 ore per portare la temperatura ambiente da 13°C ai 20°C richiesti, mentre con una soluzione tradizionale ne occorrerebbero 24. Oltre alla velocità va inoltre considerato il risparmio economico perché l’impianto è più performante. Un altro grande vantaggio riguarda la gestione dell’impianto radiante tramite applicazione sul cellulare per regolare la temperatura stanza per stanza. Diventa pertanto possibile intervenire da remoto per effettuare le regolazioni, risolvere eventuali problemi e fare aggiornamenti senza intervenire fisicamente sul posto, con conseguente risparmio di tempo e costi. Il raffrescamento a pavimento crea inoltre un effetto così chiamato “cantina” perché, tramite l’irraggiamento, si crea un ambiente confortevole e di benessere. Trovandosi all'interno di una stanza il nostro corpo cede il calore naturalmente all'ambiente circostante, senza spostamento di aria, che, come sappiamo, può essere fastidioso quando è fatto da uno split.
Quanto tempo ha richiesto l’installazione dei vari sistemi e quante persone hanno lavorato?
Sia la posa dell’impianto radiante a pavimento (120 metri quadrati) che l’installazione dell’impianto di deumidificazione composto da due unità con i loro plenum di distribuzione, bocchette di mandata dell’aria in tutte i locali della villa e griglie di ripresa posizionate in corridoio sono stati necessari tre giorni di lavoro e la presenza di due persone. Per la realizzazione della centrale termica e idrica, la posa della pompa di calore idronica con le sue tubazioni di mandata e ritorno impianto ci sono invece voluti 10 giorni (con due persone al lavoro).