La gestione delle acque meteoriche nell'Aeroporto Internazionale Marco Polo di Venezia
Nel corso del 2017 è stato ultimato un intervento architettonico orientato all'ampliamento del terminal passeggeri dell'Aeroporto Internazionale Marco Polo di Venezia-Tessèra. Per garantire un rapido deflusso delle acque meteoriche durante gli eventi atmosferici è stato installato il sistema di drenaggio sifonico Wavin Quickstream.
Il sistema di drenaggio sifonico
Nell’ottica di garantire un rapido deflusso delle acque meteoriche durante gli eventi atmosferici, lo studio di progettazione One Work Spa ha previsto l’installazione di un sistema di drenaggio sifonico. E' stato scelto questo tipo di soluzione perchè: 1) garantisce un numero limitato di discese a terra, 2) permette una riduzione delle sezioni delle tubazioni, con il conseguente miglioramento del passaggio attraverso le pareti e i solai, particolarmente importante nel caso di una copertura complessa tra due edifici preesistenti.
Complessivamente l’impianto di drenaggio copre una superficie di 5.900 mq, suddivisa in 9 differenti aree, e ha una portata di 2.100 mc/h che gli permette di drenare 490 l/s quando l’intensità pluviometrica è pari al valore di progetto. Le precipitazioni drenate dal sistema confluiscono nella rete delle acque bianche, per poi essere smaltite, dopo apposito trattamento di purificazione, direttamente in mare. Il sistema è composto da collettori orizzontali, paralleli alle linee di impluvio e installati nella parte interna dei canali di gronda, nascosti da un apposito rivestimento in metallo, e da 9 discendenti, ciascuno di essi corrispondente ad una delle 9 aree in cui è stata suddivisa la copertura, che vengono fatti discendere fino al piano terra.
La resa ottimale del sistema di trasporto è garantita da tubazioni e raccordi in polietilene ad alta densità S 12,5, completamente saldati mediante procedimento Testa/Testa o ad elettrofusione. Il sistema di staffaggio è invece costituito da binari in acciaio zincato di diversa sezione, in base al diametro della tubazione da sostenere, e da bracciali con design basato sulle caratteristiche del binario a cui va agganciato, rendendo l' installazione semplice e veloce. Il tutto è opportunamente pendinato al soffitto o alle strutture portanti dell’edificio. La funzione di questo particolare staffaggio, oltre a semplificare la posa e renderla esteticamente gradevole, è quella di assorbire le sollecitazioni assiali della tubazione in polietilene dovute agli sbalzi termici, nonché sostenere il sistema di tubazioni completamente pieno d’acqua.
I consigli per l’installatore. Risponde Giuseppe Schiavon di Termo Service
Quali sono le problematiche riscontrate in questo impianto/cantiere in fase di installazione?Non abbiamo riscontrato problematiche di primo piano, anche perché vantiamo un’esperienza ventennale nell’installazione di sistemi di questo tipo. Diciamo che il problema più importante è stato legato alla logistica, dato che siamo stati chiamati ad operare su uno spazio ubicato sopra il terminal, con conseguente continuo passaggio di viaggiatori e addetti ai lavori sotto di noi. Certamente sono state utilizzate protezioni e sono state chiuse alcune sezioni, ma il pubblico che andava e veniva ci ha obbligato a fare ancora più attenzione e ha rallentato un po’ il lavoro.
Qual è secondo lei il segreto per fare in modo che il sistema funzioni sempre bene?
Questa tipologia di sistemi offre il grande vantaggio di poter scaricare grosse quantità d’acqua con tubazioni di diametro molto più limitato rispetto agli impianti tradizionali. Certamente per fare in modo che funzionino sempre correttamente è fondamentale installare il sistema seguendo con attenzione le indicazioni della casa produttrice, rispettando nel dettaglio il progetto.
Quanto tempo ha impiegato a installare il tutto e quanto personale è occorso?
Indicativamente l’installazione è stata completata in quattro mesi e ha richiesto in media il lavoro di due persone, con picchi di sei quanto era necessario operare in due spazi contemporaneamente. Occorre tuttavia tener presente del contesto particolare in cui abbiamo lavorato, che ci ha portato a subire un leggero rallentamento rispetto ai classici tempi di installazione di un sistema di drenaggio sifonico.