Il nuovo centro commerciale “Maximall Pompei” che tra qualche mese sarà inaugurato a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, ricorda in chiave moderna la struttura che caratterizzava la Pompei antica. La struttura, che si propone di diventare un vero e proprio hub del turismo, della ristorazione e dell’accoglienza e che ha previsto un investimento privato complessivo di 170 milioni di euro, si sviluppa su 200.000 metri quadrati e prevede, oltre a un centro commerciale su due livelli che si preannuncia essere il più grande di tutto il Sud Italia, 5.000 posti auto distribuiti in due parcheggi multipiano, un hotel 4 stelle con 135 camere, oltre 6.000 mq di Entertainment Center, un parco verde attrezzato di oltre 50.000 mq e una piazza anfiteatro esterna di 6.500 mq con fontana danzante per eventi.
L’impianto di drenaggio delle acque meteoriche della struttura principale è in grado di drenare 254,4 litri al secondo quando l’intensità pluviometrica è pari al valore di progetto, destinando la totalità dell’acqua a una serie di pozzetti di calma ventilati esterni che garantiscono la corretta discontinuità tra il sistema sifonico e quello a gravità. L’acqua piovana convogliata verso i pozzetti viene successivamente accumulata in appositi bacini per scopi irrigui, oppure smaltita nei terreni circostanti tramite trincee drenanti. Gli impianti destinati ai due parcheggi multipiano sono invece progettati per drenare 304,8 l/s e 251,4 l/s: in questo caso, dato che l’area presenterà un intenso traffico veicolare, l’acqua viene immessa in un pozzetto ventilato e sottoposta a un trattamento di prima pioggia tramite appositi disoleatori, per poi finire nel sistema fognario acque nere o acque bianche.
Sei collettori orizzontali per il grande magazzino
L’impianto di drenaggio del centro commerciale è composto da 6 collettori orizzontali e altrettanti tubi discendenti. I primi due sono posizionati sotto al soffitto del piano di copertura, in una porzione corrispondente al centro delle due aree verdi di circa 4.500 mq di destra e di sinistra.
La conformazione della copertura in vetro, che circonda le due zone destinate al verde, favorisce il deflusso delle acque meteoriche verso le due aree di captazione (circa 200 mq ciascuna) in cui sono posizionati due gruppi da 8 ricettori in acciaio inox. Questi ultimi favoriscono l’innesco nel sistema di drenaggio grazie a un particolare design che impedisce l’ingresso dell’aria quando si raggiungono le portate di progetto. Il primo collettore, composto da circa 43 metri di tubazioni dal diametro da 63 a 160 mm (area destra), viene innestato in un tubo DN 200 che discende di 4,14 metri, raggiungendo il soffitto del primo piano della palazzina; il secondo collettore presenta le stesse caratteristiche. Arrivati al primo piano, i due collettori orizzontali che hanno il compito di drenare la maggioranza delle acque meteoriche del complesso (118,4 l/s ciascuno) incontrano altri due collettori più piccoli (circa 3 metri, serviti da soli 2 ricettori ciascuno) che devono garantire il deflusso in due aree scoperte del primo piano (5,8 l/s ciascuno), sotto alle quali sono presenti i locali tecnici. A questo punto i collettori procedono paralleli con il tragitto che li porterà a percorrere, senza alcuna pendenza, più di 50 metri, raggiungendo l’esterno dell’edificio per defluire nel sistema fognario di gravità. Il 5° e il 6° collettore orizzontale, anch’essi speculari, sono posizionati sotto al soffitto del 1° piano e favoriscono il deflusso di 3 l/s ciascuno attraverso un tubo discendente che raggiunge la tubazione DN 50 dello scarico interno delle acque reflue.
Nei parcheggi multipiano oltre 60 ricettori
Gli impianti di drenaggio sifonico del primo parcheggio multipiano prevedono 34 ricettori in acciaio inox dislocati al piano scoperto e disposti su cinque linee orizzontali cui spetta l’intera captazione delle acque meteoriche. I ricettori vanno a servire una serie di collettori orizzontali posizionati sotto al soffitto e paralleli alle travi, suddivisi in tre gruppi. Il primo gruppo è costituito da tre collettori di dimensioni molto diverse che vanno a convergere verso il lato nord-ovest della struttura, per poi discendere attraverso una tubazione DN 75 fino a raggiungere il piano terra e la vasca di raccolta per il trattamento di prima pioggia, confluendo, infine, nel sistema fognario di gravità (complessivamente 103 l/s).
Il secondo gruppo di tre collettori compie un percorso simile e assicura lo smaltimento delle acque meteoriche nell’area inferiore del fabbricato (98,6 l/s). Il terzo gruppo, che “copre” la porzione centrale e assicura un drenaggio complessivo di 103 litri al secondo, vede i tre collettori orizzontali convergere verso il centro del parcheggio e discendere attraverso tre tubazioni discendenti DN 110 di 9 metri.
Il secondo parcheggio, posizionato in maniera opposta al primo, prevede 28 ricettori in acciaio inox che favoriscono la captazione delle acque meteoriche verso 10 collettori orizzontali, suddivisi in due gruppi. Il primo favorisce il drenaggio della parte superiore del parcheggio e vede 3 collettori convergere verso il lato orientale della struttura, per poi incontrare un primo tubo discendente (discesa di 6 metri) e continuare il percorso verso est fino a raggiungere la vasca di raccolta e il pozzo fognario esterno; il secondo gruppo, composto da 7 collettori, assicura lo smaltimento della parte inferiore del parcheggio e compie un percorso simile a quello dei precedenti collettori.
Staffaggio in acciaio di tipo a binario
Il sistema Wavin QuickStream ben si è prestato a questo genere d’impianto, favorendo una notevole semplificazione della distribuzione.
I collettori, infatti, non richiedendo alcuna pendenza, si integrano perfettamente nella struttura dell’edificio e semplificano l’installazione anche grazie all’utilizzo di uno staffaggio in acciaio di tipo a binario; tale tipologia di installazione ottimizza la disposizione degli impianti complementari, quali antincendio e aria condizionata, favorendo la realizzazione di lunghi collettori di attraversamento.
La resa ottimale del sistema di trasporto è garantita da tubazioni e raccordi in polietilene ad alta densità S 12,5, completamente saldati mediante procedimento Testa/Testa o a elettrofusione, mentre il sistema di staffaggio è costituito da binari in acciaio zincato di diversa sezione, in base al diametro della tubazione da sostenere, e da bracciali con design basato sulle caratteristiche del binario a cui va agganciato, rendendo semplice e veloce l’installazione. Il tutto è opportunamente pendinato al soffitto o alle strutture portanti dell’edificio. La funzione di questo particolare staffaggio, oltre a semplificare la posa e renderla esteticamente gradevole, è quella di assorbire le sollecitazioni assiali della tubazione in polietilene dovute agli sbalzi termici, nonché di sostenere il sistema di tubazioni pieno d’acqua. In poche parole, un impianto che garantisce un ottimo drenaggio anche in condizioni estremamente gravose e con eventi meteorici di particolare intensità, minori problematiche di carattere tecnico, un piping completamente stagno (garante che eventuali trabocchi avvengano nelle aree esterne), massima affidabilità, autopulizia delle condotte e un non trascurabile risparmio economico, correlato anche al costo inferiore delle tubazioni.
"Come ditta installatrice - racconta l'installatore - abbiamo riscontrato grande facilità di montaggio, sia sulla componentistica che sul progetto, di semplice realizzazione. Inoltre, la dimensione delle tubazioni molto contenuta e l’assenza della necessità di creare una pendenza ci hanno agevolato molto in fase di montaggio, riducendo notevolmente i tempi. Non abbiamo riscontrato problematiche degne di nota: il sistema di collegamento e saldatura delle tubazioni è molto intuitivo e di facile utilizzo; inoltre, in cantiere avevamo tutto il necessario, tra staffaggio e tubazione e raccordi, per procedere a un'installazione senza intoppi. Per il montaggio sono state impiegate due squadre composte da due persone ciascuna, una addetta allo staffaggio e l'altra alla posa della tubazione. Tutto l'impianto del parcheggio P1 è stato posato in circa 15 giorni lavorativi; per la posa dell'impianto del Centro Commerciale è stato necessario, invece, un po' più di tempo e maggior attenzione, poiché i ricettori in copertura sono stati inglobati nel getto del solaio e ci sono state problematiche di interferenze con altre lavorazioni. In estrema sintesi, tuttavia, possiamo ribadire che la posa dell'impianto è stata molto agevole"