Il sistema di laminazione e dispersione delle acque meteoriche: caratteristiche
Tra le caratteristiche che hanno spinto alla scelta di
Wavin Q-Bic da parte dei progettisti spiccano la
leggerezza del sistema, caratterizzato da una serie di moduli con corpi cavi in polipropilene vergine, materiale conosciuto per la sua
straordinaria stabilità,
resistenza all’urto e
conservabilità, che consentono
soluzioni particolarmente flessibili e la
realizzazione di bacini di drenaggio di qualsiasi dimensione. Nello specifico sono stati installati 1.900 moduli, dalle dimensioni di 1,2x0,6x0,6 metri e solo 19 kg di peso, per uno stoccaggio complessivo di 820 mc di acqua.
Rispetto a molti altri sistemi affini, il sistema
Wavin Q-Bic ha inoltre la peculiarità di essere
ispezionabile, grazie ai fori presenti sul modulo, che danno la possibilità di entrare con video ispezioni all’interno del bacino per evidenziare la presenza di eventuali sedimenti, e
pulibile sia alla base che ai lati del bacino con l’utilizzo di hydro-jet o aspiratori di fanghi.
La ditta Nasoni Costruzioni non ha avuto alcuna difficoltà nell’installazione dei moduli
Wavin Q-Bic, pur dovendo rispettare una distanza minima di sicurezza di 0,5 metri tra le pareti del bacino e quelle della trincea, al fine di consentire le operazioni di connessione delle tubazioni, l’installazione delle piastre perimetrali, il posizionamento del Geotessuto e lo riempimento e il compattamento con materiale appropriato.
Per la posa è stato scelto un terreno secco e privo di infiltrazioni d’acqua, in modo da evitare l’installazione di ulteriori sistemi di drenaggio dell’acqua in entrata.
In fase di installazione, è stato inoltre predisposto uno strato di fondo di circa 10 cm con materiale granulare, compattato e successivamente spianato, al fine di garantire la stabilità dell’intero sistema e assicurare la facilità di posa. Come in ogni realizzazione di questo tipo di sistemi di infiltrazione, si è reso necessario rivestire il bacino
Wavin Q-Bic con teli in Geo tessuto, una particolare fibra che garantisce il passaggio dell’acqua ma che al tempo stesso impedisce al terreno di penetrare nel bacino. Per installare il sistema nel modo più corretto possibile, seguendo le indicazioni del team Wavin, l’installatore ha tracciato apposite linee di delimitazione del bacino che sono state utilizzate come linea guida, per poi posare gli elementi di
Wavin Q-Bic del lato più lungo e procedendo gradualmente con la costruzione delle file laterali.