Test di pressione con aria compressa o gas inerte
Questo tipo di test deve essere effettuato in presenza di una o più delle seguenti condizioni:
- Qualora siano richiesti requisiti di igiene più severi, per strutture ospedaliere, istituti pubblici, dove è necessario evitare la presenza dell’acqua ed eventuali stagnazioni rischiose per il fenomeno della legionellosi
- Nel caso in cui vi sia un rischio di congelamento delle tubazioni tra il periodo di prova di pressione e la messa in servizio
- Nonché tutte le volte in cui non sia possibile usufruire di acqua per il test di pressione
Poiché i gas, al contrario dell’acqua, sono comprimibili, occorre osservare altre regole nel rispetto delle caratteristiche fisiche dei gas e per ragioni di sicurezza. L’area interessata al collaudo deve essere segnalata e il personale allontanato, per scongiurare danni a persone in caso di eventuali scoppi.
La pressione di prova viene eseguita a 150 mbar, mentre il tempo varia in basa al volume dell’impianto da testare; fino ad un volume delle tubazioni di 100 litri deve essere pari a 30 minuti, per ogni 100 litri aggiuntivi, la durata della prova viene prolungata di 10 minuti. Occorre evitare di testare tratte con portata d’acqua superiore a 100 lt. Tutte le giunzioni devono essere schiumate al fine di evidenziare le perdite. La pressione della prova deve rimanere invariata per l’intera durata della prova.
Il test di pressione con aria compressa o gas inerte viene eseguito con una pressione di prova pari a 3 bar in caso di diametro nominale ≤ DN 50, e massimo 1 bar in caso di diametro nominale > DN 50. Una volta raggiunta la pressione necessaria, il tempo di prova è 10 minuti. Durante questo intervallo di tempo è necessario che la pressione rimanga costante.
Altra operazione fondamentale per gli impianti di distribuzione è il lavaggio dell’impianto, come previsto dalla norma UNI EN 806. Sottoponendo l’impianto di distribuzione a tale trattamento viene garantita la qualità dell’acqua potabile. Successivamente si deve procedere allo svuotamento dell’impianto.
Per gli impianti di riscaldamento la prova in pressione deve essere fatta seconda la norma UNI 5364. Al termine dell’installazione, prima della chiusura dei fori per passaggi e delle tracce e prima dei lavori di pavimentazione, gli impianti di riscaldamento devono essere sottoposti ad un accurato controllo visivo, poiché i raccordi non pressati a regola d’arte o non pressati affatto potrebbero risultare stagni solo per un breve periodo di tempo durante la prova di tenuta. Questa situazione non si verifica con l’impiego dei raccordi Tigris M1 e Tigris K1, poiché già a 0,5 bar perdono copiosamente se non pressati.Tutte le tubazioni dell’impianto devono essere riempite con acqua (in caso di gelo è possibile aggiungere un additivo a base di glicole etilenico con concentrazione massima 35%). La prova di tenuta deve essere effettuata portando tutto l’impianto ad una pressione maggiore di 100KPa (1 bar) rispetto a quella di esercizio, mantenendola per 6 ore consecutive. Dopo questo periodo di tempo senza perdite di carico l’impianto ha superato il test di pressione.