Tubo multistrato negli impianti di distribuzione sanitaria

venerdì 13 aprile 2018   Acqua potabile, servizi igienico-sanitari adeguati, igiene, sono elementi essenziali, che nella nostra vita quotidiana diamo spesso per scontati, pur sapendo che in molte aree del mondo sono considerati beni di lusso. Aprire il rubinetto

installation of a sewage plastic pipe during the construction of a house. Creative Banner. Copyspace image

venerdì 13 aprile 2018

 
Acqua potabile, servizi igienico-sanitari adeguati, igiene, sono elementi essenziali, che nella nostra vita quotidiana diamo spesso per scontati, pur sapendo che in molte aree del mondo sono considerati beni di lusso. Aprire il rubinetto ed usufruire di acqua potabile è possibile grazie agli impianti idrico-sanitari presenti nelle nostre abitazioni. L’impianto idrico-sanitario è costituito da:
  • un sistema di adduzione che comprende l’impianto di approvvigionamento attraverso l’allacciamento alla rete pubblica dell’acquedotto e dagli impianti di distribuzione dell’acqua calda e fredda completi di accessori di intercettazione; 
  • un sistema di scarico che consente lo smaltimento delle acque usate delle abitazioni o edifici in generale.

Fanno sempre parte dell’impianto idrico i produttori di acqua calda sanitaria e gli accessori di rubinetteria delle diverse utenze.

Parlando di sicurezza e igiene dell’acqua dobbiamo focalizzarci sui sistemi di adduzione, veri responsabili della qualità dell’acqua. Le norme che regolano questi sistemi hanno l’obiettivo principale di garantire e preservare una buona qualità dell’acqua. Partiamo dalla legge DM 37/2008 che sancisce l’obbligatorietà di progetto per gli impianti idrici, passiamo alla Direttiva Europea 98/93 CE, recepita a livello nazionale dal D.Lgs 31/2001 che definisce la qualità delle acque destinate al consumo umano, la norma UNI 9182 che determina i parametri per il dimensionamento delle reti di distribuzione, la normativa UNI EN 806 per l’avviamento e la gestione degli impianti. Il DM 174/2004 che regola i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti, nonché le Linee Guida per la prevenzione della legionellosi. Il rispetto della normativa deve essere sempre accompagnato da un’installazione a regola d’arte per raggiungere un’alta performance di rendimento.


Gli impianti di distribuzione sono normalmente costituiti da colonne montanti verticali, da tubi orizzontali di distribuzione, da tubi di distribuzione ai piani e ai vari apparecchi e dalle valvole d’intercettazione per isolare una parte dell’impianto in caso di necessità.

Per realizzare un impianto di distribuzione di acqua sanitaria diversi sono gli schemi che si possono adottare: il sistema tradizionale con raccordo a “T”; installazione in serie di tutte le utenze; installazione a collettore; installazione ad anello; installazione ad anello con linea di ricircolo, attraverso collettori di distribuzione. L’installazione ad anello (o a circuito chiuso) è particolarmente consigliato per evitare problemi di legionella, poiché riduce i tempi di stagnazione dell’acqua all’interno dell’impianto, e tutte le utenze sono collegate ad un unico impianto, pertanto il ricambio dell’acqua è garantito anche in caso di utilizzo di una sola utenza.


I materiali che possono essere utilizzati negli impianti di distribuzione sono quelli in metallo: acciaio e rame, ma più comunemente sono utilizzati tubi in materiale plastico in particolar modo il sistema multistrato, scelto per le sue peculiarità che di seguito andiamo ad elencare.

Tutte le tubature devono essere rivestite di materiali isolanti per proteggerle dalla corrosione esterna e soprattutto evitare le dispersioni termiche.

I plus del sistema multistrato:

1 - Grazie allo strato interno liscio e di materiale polimerico la tubazione multistrato è immune dalla formazione di incrostazioni, garantendo sempre un ottimo passaggio dell’acqua e con un’alta resistenza alla corrosione, evitando così trafilamenti e di conseguenze perdite d’acqua. Evitando, inoltre, il trasferimento di sostanze contaminanti all’acqua, problematiche che solitamente si riscontrano con tubazioni metalliche.

2 - Essendo composto da materiale plastico riduce i rumori e le vibrazioni normalmente causati dalla pressione e distribuzione dell’acqua negli impianti.

3 - La conformazione del tubo multistrato (5 strati di cui uno in alluminio) rende il tubo resistente alle alte temperature, grazie allo strato interno di polietilene reticolato, e resistente alla pressione con una dilatazione termica minima.

4 -Maggiore leggerezza e maneggevolezza, il tubo multistrato pesa circa 10 volte in meno rispetto all’acciaio, offrendo così un’installazione più facile e veloce. Elevata flessibilità, abbinata alla stabilità dimensionale, è ideale in caso di posa in spazi molto stretti. Grazie alla sua conformazione e alla facilità di curvatura si riduce notevolmente l’impiego di raccordi.

Ricapitolando: meno incrostazioni, meno rumori, migliore fluidità del liquido, assenza di materiali tossici e corrosione, inalterabilità della qualità dell’acqua, componentistica più facile da utilizzare e da lavorare per l’installazione all’interno di ogni tipologia di edificio. Diversi sono i sistemi multistrato offerti da Wavin, Tigris M1 raccordi in ottone, Tigris K1 raccordi in materiale plastico PPSU, Sanitherm con tubo multistrato con spessore dell’alluminio maggiorato e raccordi in ottone.