Wavin unisce le forze con l'innovativa start-up olandese MetroPolder | Wavin Italia

Stoccaggio dell'acqua sui tetti

L'acqua piovana è stata per molto tempo considerata come un rifiuto, soprattutto nelle aree urbane.
Finora le città sono per lo più progettate per smaltire l'acqua il più rapidamente possibile. Tuttavia, le città a livello globale rischiano di rimanere senza acqua entro il 2050 a causa degli effetti del cambiamento climatico. Questo è il motivo per cui dobbiamo chiudere il cerchio dell'acqua.

La startup olandese MetroPolder è una pioniera nel campo dello stoccaggio dell'acqua sui tetti piani "verdi". L'azienda ha sviluppato una tecnologia per catturare l'acqua sui tetti piani e riutilizzarla per il raffreddamento, l'irrigazione e il riciclaggio. Friso Klapwijk, CEO di MetroPolder: “Wavin vede l'acqua piovana come una risorsa, non come un problema. È su questo tema che ci siamo incontrati. Vogliamo rendere le città a prova di futuro, applicando una gestione intelligente dell'acqua. Pensa al riutilizzo dell'acqua piovana o al raffreddamento delle città per combattere lo stress da caldo. Siamo felici e orgogliosi di essere entrati a far parte della famiglia Wavin”.

Stoccaggio dinamico dell'acqua

I tetti blu-verdi sono dotati di un sistema tampone, una valvola connessa alla rete Internet e un pannello di controllo online. I sensori delle valvole e i radar per la pioggia controllano il livello dell'acqua e lo scarico in tempo reale. Questa connessione intelligente consente lo stoccaggio dinamico dell'acqua. Una tecnologia comprovata ed efficace che è stata implementata in progetti in diverse località del mondo, inclusi Paesi Bassi, Guatemala, Stati Uniti, Francia e Regno Unito.

Maarten Roef, CEO di Wavin: “La soluzione per il tetto verde/blu di MetroPolder è un'applicazione internazionale di successo che mette Wavin come azienda in una posizione ancora migliore per rendere le città più resilienti al clima. Integrati con la conoscenza e l'esperienza di MetroPolder, siamo convinti che riusciremo a far sì che sempre più città guardino alle applicazioni dell'acqua in modo diverso. Perché le opportunità sono tante”.